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Legami e separazioni impossibili (a cura del Dott. Willy Pasini)
Legami e separazioni impossibili (a cura del Dott. Willy Pasini)
La vita è fatta di incontri, ma anche di separazioni, e queste ultime sono tanto più spiacevoli quanto più felici sono stati gli incontri.
Quando qualcuno mi domanda come scegliere, in amore, la persona giusta, rispondo sempre che è importante 'separarsi' dalle situazioni precedenti, per liberare le energie e metterle a disposizione per nuovi, migliori incontri.
In altri termini, separarsi con grinta può essere un progetto di qualità di vita. Tutta l'esistenza, dalla nascita alla morte, è una sequenza di incontri e di separazioni.
Il bambino entra nella vita : ma esce dal ventre della madre. Poi si allontana dai genitori andando a scuola, ed impara a gestire la separazione come un'esperienza di vita. Nel mondo adulto l'esempio tipico è quello del giornalista che deve 'staccarsi' dal suo articolo non appena pubblicato, per poter scrivere il pezzo del giorno dopo.
Ci sono quindi delle separazioni buone, che chiameremo 'separarsi per crescere'.
Eccone alcune :
Separarsi dalla persona sbagliata.
Poter eliminare i legami patologici è a volte un modo per uscire da ineluttabili situazioni di dipendenza. Come nel caso di Enrica che si era innamorata di un tossicodipendente e viveva con lui la sindrome della crocerossina, seguendo lo slogan 'Io ti salverò'. Aveva in realtà costruito con lui un legame di codipendenza per cui, non appena stava meglio, era lei che andava in depressione, perché finiva per sentirsi inutile. Imparare a gestire la codipendenza è il punto di partenza delle fruttuose separazioni.
Separarsi dalle cattive abitudini.
Che hanno suscitato a volte noia e rancore, ed a volte un vero odio. In questo caso, separarsi per non odiarsi può essere il male minore.
Ho raccontato nel libro 'La qualità dei sentimenti' come una donna fosse delusa di avere sposato un marito che preferiva passare le serate al club di scacchi, piuttosto che a casa.
La terapia l'ha aiutata ad andarsene, quando ha realizzato che cominciava a detestare il marito narciso e la sua passione.
Separarsi da legami ormai inerti.
Superando noia e rassegnazione, e trovando il coraggio di andarsene. Molte persone vivono il cambiamento come il rischio di perdere qualcosa, e non di guadagnare. In realtà, si possono realizzare delle separazioni senza perdere energie, e portando nel cuore l'esperienza vissuta.
Alla fine, ci si ritroverà arricchiti. Altre persone evitano la separazione per paura di essere cattive; sono state educate a dover essere buone e tolleranti. Preferiscono subire un abbandono piuttosto che doversi assumere la responsabilità della rottura. Ne nasce un disimpegno affettivo progressivo e strisciante, che crea relazioni noiose e senza futuro.
Willy Pasini
Quando qualcuno mi domanda come scegliere, in amore, la persona giusta, rispondo sempre che è importante 'separarsi' dalle situazioni precedenti, per liberare le energie e metterle a disposizione per nuovi, migliori incontri.
In altri termini, separarsi con grinta può essere un progetto di qualità di vita. Tutta l'esistenza, dalla nascita alla morte, è una sequenza di incontri e di separazioni.
Il bambino entra nella vita : ma esce dal ventre della madre. Poi si allontana dai genitori andando a scuola, ed impara a gestire la separazione come un'esperienza di vita. Nel mondo adulto l'esempio tipico è quello del giornalista che deve 'staccarsi' dal suo articolo non appena pubblicato, per poter scrivere il pezzo del giorno dopo.
Ci sono quindi delle separazioni buone, che chiameremo 'separarsi per crescere'.
Eccone alcune :
Separarsi dalla persona sbagliata.
Poter eliminare i legami patologici è a volte un modo per uscire da ineluttabili situazioni di dipendenza. Come nel caso di Enrica che si era innamorata di un tossicodipendente e viveva con lui la sindrome della crocerossina, seguendo lo slogan 'Io ti salverò'. Aveva in realtà costruito con lui un legame di codipendenza per cui, non appena stava meglio, era lei che andava in depressione, perché finiva per sentirsi inutile. Imparare a gestire la codipendenza è il punto di partenza delle fruttuose separazioni.
Separarsi dalle cattive abitudini.
Che hanno suscitato a volte noia e rancore, ed a volte un vero odio. In questo caso, separarsi per non odiarsi può essere il male minore.
Ho raccontato nel libro 'La qualità dei sentimenti' come una donna fosse delusa di avere sposato un marito che preferiva passare le serate al club di scacchi, piuttosto che a casa.
La terapia l'ha aiutata ad andarsene, quando ha realizzato che cominciava a detestare il marito narciso e la sua passione.
Separarsi da legami ormai inerti.
Superando noia e rassegnazione, e trovando il coraggio di andarsene. Molte persone vivono il cambiamento come il rischio di perdere qualcosa, e non di guadagnare. In realtà, si possono realizzare delle separazioni senza perdere energie, e portando nel cuore l'esperienza vissuta.
Alla fine, ci si ritroverà arricchiti. Altre persone evitano la separazione per paura di essere cattive; sono state educate a dover essere buone e tolleranti. Preferiscono subire un abbandono piuttosto che doversi assumere la responsabilità della rottura. Ne nasce un disimpegno affettivo progressivo e strisciante, che crea relazioni noiose e senza futuro.
Willy Pasini
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